Si dice che le orchidee si possono coltivare soltanto in serra, ma non è vero. Ci sono diversi generi che con un trattamento adeguato possono svilupparsi in casa. È vero, invece che una fioritura ben riuscita dipende dall’abilità del giardiniere. Ecco perché alcuni coltivatori preferiscono tenere le loro orchidee nei terranium oppure nelle doppie finestre per piante, dove si ha un possibile controllo completo della luce, temperatura e umidità.
La famiglia delle Orchidacea comprende circa 750 generi e più di 20.000 specie. Circa la metta della specie sono terrestri, cioè si sviluppano sul terreno, le altre sono epifite, cioè si sviluppano su alberi e arbusti, senza però assorbire nutrimento da loro.
Per una perfetta coltivazione delle orchidee in casa bisogna sempre tener presente 3 regole fondamentali, (queste regole valgono per tutte le piante fiorite): luce, temperatura e irrigazione.
La luce: sistemate le orchidee in casa in una posizione di luce viva, meglio davanti ad una finestra dove possono ricevere la luce del sole per alcune ore del mattino o del pomeriggio. Durante le brevi giornate invernali, spostate le piante di orchidee in una posizione dove possono ricevere il massimo di luce solare diretta, oppure se è possibile fornirete di luce artificiale supplementare per almeno 6, 8 ore al giorno.
La temperatura: occorre una temperatura costante per tutto l’anno, anche nel breve periodo di riposo, se la temperatura è troppo bassa la fioritura è in pericolo, potrebbe bloccare l’apertura del fiore o addirittura perdere completamente il bocciolo non ancora aperto. È necessario un alto grado di umidità, se la temperatura sale più di 21° circa, vaporizzare le foglie e la corteccia o le radici con acqua una o due volte al giorno, in questo modo si cerca di mantenere costante l’umidità della pianta, nei periodi caldi.
L’irrigazione: la causa più frequente di insuccesso per la coltivazione di orchidee è l’eccessiva irrigazione. La maggior parte delle orchidee invasate, durante il periodo vegetativo, dovrebbe esser bagnata moderatamente, è consigliabile far asciugare bene il terriccio tra un’irrigazione e l’altra. Mentre le orchidee coltivate su tutori di fibra o con le radici completamente aeree, possono aver bisogno di più frequenti bagnature ma non prima che la base si asciughi bene. Alcune varietà di orchidee hanno bisogno di un periodo di riposo ben preciso (soprattutto in autunno o inverno), quando lo sviluppo si arresta o quando le foglie di alcune specie cadono. Il periodo di riposo può durare non più di qualche settimana, bagnare le orchidee a riposo, quanto basta per impedire che il terriccio del vaso di secchi. Mentre per la concimazione, benché le orchidee coltivate in condizioni giuste non lo richiedono, un po’ di fertilizzante fa spesso bene, possibilmente specifico per orchidee, ogni 3-4 irrigazioni.

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