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Archives for Curiosità

I Fiori Dispari o Pari?

Un solo fiore è indicato per la persona amata o molto stretta come sorella, mamma, migliore amica, come simbolo di affetto, come una violetta, una rosa ecc.

Nella maggior parte dei casi si regalano mazzi o bouquet, chi li riceve, in genere, non va a contare il numero dei fiori, ameno che non sia superstizioso, o si stia seguendo un nero importante, come degli anni di un anniversario di nozze, di fidanzamento o di un compleanno, se in questo caso il numero è pari decade la regola del dispari.

Ma ora andiamo a vedere come è nata l’usanza dei regalare le rose dispari, perché vale solo per le rose, gli altri fiori vengono esclusi da questa tradizione.

Questa usanza proviene dalla Francia, a suo tempo serviva a dimostrare che le rose non erano state composte al mercato, infatti nelle bancarelle le rose in vendita era sempre di numero pari, e i fioristi per distinguersi li vendevano dispari. Questa usanza e seguita ancora oggi.

In altri paesi la tradizione è opposta si regalano in multipli o sotto multipli di dodici, anche in Italia si usa regalare la dozzina di rose.

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I colori dei fiori

Il colore dei fiori è un altro accorgimento da tenere sempre presente nella scelta dell’omaggio floreale, soprattutto se vanno a persone che ci tengono al linguaggio dei fiori, se non siete al corrente del significato del colore dei fiori allora fate attenzione:
Il colore Bianco, simboleggia la purezza, l’innocenza e il pudore, esprime anche un sentimento puro e sincero.
Il colore Giallo, viene associato all’infedeltà, al tradimento e alla gelosia, ma anche al simbolo di lusso, gloria e successo perché ricorda il colore dell’oro. Però non dimentichiamo il fiore del girasole, anche se giallo simboleggia il sole, la gioia e l’allegria.

Il colore Arancione, è un colore che simboleggia la gioia, il buon umore e la piena soddisfazione per un traguardo raggiunto.
Il colore Rosa, è il simbolo della giovinezza ed esprime un amore appena nato, ed è anche associato ad una grande ammirazione.
Il Rosso, è notoriamente l’espressione dell’amore passionale e dell’affetto, è anche il colore del coraggio e del forte desiderio di vittoria, ed è anche usato come colore principale delle Lauree.
Il colore Viola, esprime sentimenti di modestia, di una grande generosità, umiltà e di una forte timidezza.
Il colore Lilla, rappresenta l’amore sincero e affetto privo di interessi.
Il colore Azzurro, è il simbolo di difficoltà e inquietudine, dovuto a problemi di diversa origine.
Il colore Turchese, è il simbolo della gratificazione,di chi si occupa con grande impegno all’arte e alle scienze.
Il colore Verde, simboleggia la speranza o un pericolo scongiurato, ma anche la gioia e l’ottimismo.

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Lo sapevate che la rosa

La popolarità della rosa è assoluta, da tempo immemorabile e in ogni regione della terra; l’apprezzamento della sua bellezza è unanime, presso tutti i ceti sociali; non si
contano i miti, le leggende, le pagine di letteratura in cui non compaia come vera e propria protagonista, con le più svariate valenze simboliche.

Le rose sono le piante ornamentali maggiormente conosciute. Erano coltivate anche nell’antichità, dai cinesi, dagli egiziani e dai greci, come dimostrano le numerose testimonianze letterarie e grafiche che ci sono pervenute. Dalla Grecia la coltivazione delle rose si diffuse presso i romani, esse erano utilizzate non solo a scopo ornamentale ma anche per l’estrazione di oli essenziali, che venivano utilizzati nella preparazione di profumi e unguenti.
I primi cristiani consideravano le rose un simbolo di lussuria, ma successivamente, questo fiore entro nella tradizione cristiana, diventando una figura simbolica della madre di Gesù Cristo.
La rosa oltre ad essere bella e versatile per qualsiasi occasione è protagonista anche da fiore secco, perché non presenta grandi difficoltà nell’essiccazione anche domestica.

Foglie e petali di rosa, asportati dalle corolle, opportunamente essiccati, sono invece preziosi per loro versatilità di forma e di colore nelle composizioni di fiori pressati. Quanto all’importanza dei suoi petali per i pot-pourri, basti ricordare che in francese erano inizialmente chiamati pot-aux-roses, dall’abitudine, che risale fin dal medioevo, di conservarli in una coppetta di terracotta per profumare tutta la casa.

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Le orchidee

Si dice che le orchidee si possono coltivare soltanto in serra, ma non è vero. Ci sono diversi generi che con un trattamento adeguato possono svilupparsi in casa. È vero, invece che una fioritura ben riuscita dipende dall’abilità del giardiniere. Ecco perché alcuni coltivatori preferiscono tenere le loro orchidee nei terranium oppure nelle doppie finestre per piante, dove si ha un possibile controllo completo della luce, temperatura e umidità.
La famiglia delle Orchidacea comprende circa 750 generi e più di 20.000 specie. Circa la metta della specie sono terrestri, cioè si sviluppano sul terreno, le altre sono epifite, cioè si sviluppano su alberi e arbusti, senza però assorbire nutrimento da loro.
Per una perfetta coltivazione delle orchidee in casa bisogna sempre tener presente 3 regole fondamentali, (queste regole valgono per tutte le piante fiorite): luce, temperatura e irrigazione.
La luce: sistemate le orchidee in casa in una posizione di luce viva, meglio davanti ad una finestra dove possono ricevere la luce del sole per alcune ore del mattino o del pomeriggio. Durante le brevi giornate invernali, spostate le piante di orchidee in una posizione dove possono ricevere il massimo di luce solare diretta, oppure se è possibile fornirete di luce artificiale supplementare per almeno 6, 8 ore al giorno.
La temperatura: occorre una temperatura costante per tutto l’anno, anche nel breve periodo di riposo, se la temperatura è troppo bassa la fioritura è in pericolo, potrebbe bloccare l’apertura del fiore o addirittura perdere completamente il bocciolo non ancora aperto. È necessario un alto grado di umidità, se la temperatura sale più di 21° circa, vaporizzare le foglie e la corteccia o le radici con acqua una o due volte al giorno, in questo modo si cerca di mantenere costante l’umidità della pianta, nei periodi caldi.
L’irrigazione: la causa più frequente di insuccesso per la coltivazione di orchidee è l’eccessiva irrigazione. La maggior parte delle orchidee invasate, durante il periodo vegetativo, dovrebbe esser bagnata moderatamente, è consigliabile far asciugare bene il terriccio tra un’irrigazione e l’altra. Mentre le orchidee coltivate su tutori di fibra o con le radici completamente aeree, possono aver bisogno di più frequenti bagnature ma non prima che la base si asciughi bene. Alcune varietà di orchidee hanno bisogno di un periodo di riposo ben preciso (soprattutto in autunno o inverno), quando lo sviluppo si arresta o quando le foglie di alcune specie cadono. Il periodo di riposo può durare non più di qualche settimana, bagnare le orchidee a riposo, quanto basta per impedire che il terriccio del vaso di secchi. Mentre per la concimazione, benché le orchidee coltivate in condizioni giuste non lo richiedono, un po’ di fertilizzante fa spesso bene, possibilmente specifico per orchidee, ogni 3-4 irrigazioni.

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