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Archives for Curare le piante

Le piante in casa

Tutte le piante vivono e si sviluppano nello stesso modo. Le loro esigenze essenziali sono aria, luce, acqua, elementi nutritivi minerali e una temperatura idonea. La maggior parte delle piante per adattarsi ad un ambiente terrestre in casa, richiedono un terriccio, anche quelle che allo stato naturale, le epifite (che vive su un’altra pianta, servendosene solo come sostegno, ad es. le orchidee), richiedono un contenitore, adeguato per lo sviluppo delle radici.
Benché tutte le piante abbiano bisogno delle stesse cure, queste cure, possono essere diverse per quantità e qualità e diverso anche il modo di somministrarle, affinché ogni singola pianta si possa sviluppare nel modo migliore.
Per ogni determinata specie, l’aria deve essere asciutta o umida, la luce intensa o moderata, l’acqua abbondante o scarsa, la temperatura alta o bassa, il terriccio acido o alcalino, dipende dall’habitat originario della specie.
Il modo un cui vive in natura determina le cure che le devono essere praticate in casa. Per quanto molto adattabile, non si può pretendere che una pianta abituata all’ombra dia buoni risultati in pieno sole e neppure che una pianta tropicale si sviluppi in una stanza fredda.
Non bisogna dimenticare che non esistono piante adatte a tutti gli ambienti e che il vedere una pianta rigogliosa in un vivaio non da alcuna certezza che possa svilupparsi anche in casa.

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Le piante in vacanza

Se l’assenza da casa deve durare solo pochi giorni, non è il caso di preoccuparsi, un controllo prima della partenza è di solito sufficiente, se è umida lasciatela fino al vostro rientro. Posizionatela in una stanza fresca e se è possibile con un po’ di luce.
Mentre se dovete assentarvi per periodi più lunghi, conviene improvvisare sistemi di auto irrigazione. Per esempio, si possono acquistare una stuoia di feltro dove poter appoggiare le piante. In questo caso l’estremità della stuoia rimane a bagno (questo lavoro può esser fatto in un lavandino con scolapiatti) e il restante della stuoia, rimane per capillarità, sempre umido. Oppure, utilizzando degli stoppini che conducano l’acqua, sempre per capillarità da un contenitore pieno d’acqua alla superficie dei vasi sistemati a un livello inferiore. Se malgrado tutte le precauzioni al vostro rientro trovate una pianta con il terriccio totalmente asciutto, la prima cosa da fare per tentare di salvare la pianta è di immergere il vaso in un recipiente riempito d’acqua, fino a che le bollicine d’aria cessano di salire dal terriccio, poi lasciare scolare l’eccesso di acqua. Mentre il vaso è nel contenitore d’acqua spruzzate il fogliame. Questo trattamento a immersione giova comunque alla maggior parte delle piante durante l’estate, anche se non ne hanno disperatamente bisogno. Ogni pianta si sviluppa meglio a una determinata temperatura. La maggior parte delle piante possono, tuttavia, tollerare temperatura superiore o inferiore a quegli ideali, ma finiscono per morire se esposte per lunghi periodi a temperature che oltrepassano una certa fascia di tolleranza. Per le piante d’appartamento le temperature più favorevoli sono in media.
18-20°c. Questa media si dovrebbe mantenere tutto l’anno negli appartamenti e zone temperate. Ormai constatato il livello di temperatura in casa per la pianta, fate molta attenzione alle correnti d’aria. Quando il tempo è freddo, una pianta in vaso collocata vicino ad una finestra, può essere sottoposta a correnti d’aria o a spifferi. Le porte e finestre che chiudono male possono essere fonte di correnti d’aria, e alle piante collocate vicino a caloriferi o a tubi d’acqua calda e secca gli si possono danneggiare le foglie. Ora passiamo alla concimazione delle piante. Sono tre gli elementi chimici essenziali allo sviluppo equilibrato di tutte le piante: azoto, potassio e fosforo. L’azoto è essenziale per lo sviluppo dei fusti e delle foglie e alla produzione di clorofilla. Il fosforo stimola la formazione di radici sane. Il potassio è necessario per la formazione di fiori e di frutta. In aggiunta a questi tre importanti elementi le piante hanno bisogno in quantità inferiore anche di microelementi. Le piante appena comprate o appena rinvasate non richiedono una concimazione immediata.
Una pianta messa a dimora in un terreno non dovrebbe chiedere concimazione per circa tre mesi, perché il terreno contiene già minerali. Mentre per la pianta in vaso la somministrazione del fertilizzante dovrebbe iniziare dopo due mesi. Non somministrare ad una pianta fertilizzante perché sembra malaticcia, il fertilizzante è un nutrimento non una medicina. Perciò prima di concimare una pianta che ci sembra in cattivo stato, controllare se l’inconveniente non sia dovuto ad un eccesso di irrigazione, o da correnti d’aria o a temperature non adeguate. Per mantenere una pianta sana è sufficiente, di solito, nel periodo vegetativo (dalla primavera all’autunno)somministrarle dalle 3 alle 4 volte un fertilizzante universale.

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Come vivono le piante

Tutto ciò che è determinante per la vita e lo sviluppo delle piante dipende da un processo detto fotosintesi. La fotosintesi, fornisce alla pianta l’energia necessaria per nutrirsi, avviene mediante l’azione della luce sul pigmento verde, la clorofilla, che è presente nelle foglie e nei fusti delle piante. Nelle piante prive di foglie, come i cactus, la clorofilla è presente solo nel fusto verde. Senza clorofilla il processo di fotosintesi non può avvenire.
L’energia fornita dalla fotosintesi trasforma elementi semplici in una serie di materie nutritizie essenziali, tutte basate sulla produzione di zuccheri. Due elementi necessari per la produzione di zuccheri sono l’anidride carbonica contenuta nell’aria e l’acqua, dal suolo (o terriccio nel caso delle piante d’appartamento) attraverso le radici.
L’anidride carbonica e l’acqua, non sono totalmente sufficienti a produrre lo zucchero sufficiente per se stessa: ogni pianta richiede alcuni minerali che sono o dovrebbero essere presenti nel suolo. Le radici assorbono questi minerali che vengono trasportati fino alle foglie. Il processo di fotosintesi continua fin tanto che la luce agisce sulla clorofilla, di notte o quando la pianta viene privata dalla luce, il processo si arresta.
Tutto questo per farvi capire l’importanza della luce per una pianta, senza luce non vivono. Nel loro habitat naturale, le piante si sono adattate a condizioni molto diverse di illuminazione.
Le piante che vivono a livello del suolo nelle foreste sempre verdi tropicali, per esempio si sviluppano nell’ombra, mentre i cactus delle zone aride richiedono la massima esposizione alla luce.
Dunque ogni specie di pianta ha le sue esigenze ambientali bisogna sempre informarsi bene prima dell’acquisto, considerate in anticipo la posizione della pianta nella vostra casa. Un altro fattore fondamentale per la vita di una pianta in casa e l’irrigazione.
Quando e in quale quantità bisogna irrigare una pianta? Questa domanda mi viene rivolta costantemente dai miei clienti. La quantità dipende sempre dal tipo di pianta. Un cactus richiede meno acqua rispetto ad una pianta che vive nelle paludi. Un bulbo come un giacinto quando non è fiorito vuole meno acqua, solo quanto basta ha non raggrinzire il bulbo.
Anche le condizioni ambientali nelle quali una pianta viene coltivata incidono sulla quantità di irrigazione. Nei periodi caldi e asciutti o negli ambienti ben riscaldati, la pianta perde una gran quantità di acqua attraverso la traspirazione e l’evaporazione della superficie del terriccio.
Se la pianta è esposta al sole, come nel balcone, l’evaporazione e il prosciugamento del terriccio sono molto rapidi. Mentre se la pianta e in ambiente protetto, come dentro casa, impiegherà molto più tempo ad asciugarsi il terriccio. L’indicazione più pratica che posso darvi, per l’irrigazione delle piante è di cercare di stabilire in quanto tempo si asciuga il terriccio, all’esterno della casa, in estate in pieno sole, sicuramente le piante avranno bisogno tutti i giorni di essere irrigate, ( sempre meglio dopo che tramonta il sole).
In inverno se la pianta è esposta alla pioggia non dovrebbe aver bisogno di esser irrigata ma per scrupolo controllatela almeno una volta alla settimana, la regola fondamentale è che tra un’irrigazione e l’altra bisogna far asciugare bene il terriccio. All’interno della casa la pianta e tutelata dalla pioggia, dal vento, dunque impiega più tempo ad asciugarsi il terriccio, in estate controllatele ogni due o tre giorni, senza far ristagnare l’acqua nel sottovaso, mentre in inverno, se la stanza è riscaldata continuate a controllarla ogni due tre giorni, se invece la stanza e fredda controllate la pianta circa una volta a settimana o ogni quindi giorni.
Vale comunque sempre la regola di aspettare, tra un’irrigazione e l’altra che si asciughi il terriccio, perché in un ambiente chiuso il terriccio sempre umido comporta la formazione di muffe, moscerini e funghi dannosi alla pianta, talmente dannosi da farla morire.

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